Altre Presunte Interazioni tra Dieta e PH del Sangue

19.12.2017

I sostenitori della dieta acido-base e dell'acqua alcalina ipotizzano che il danno arrecabile con le bevande e gli alimenti acidi possa essere anche di tipo indiretto.
In pratica, non sarebbe il pH del sangue a variare pericolosamente, bensì la concentrazione di alcuni minerali normalmente contenuti nelle ossa e nei muscoli.
Questi verrebbero utilizzati come sistema tampone per contrastare l'acidosi alimentare, causando nel lungo termine lo svuotamento delle scorte.
Per la verità, i sistemi tampone del sangue sono principalmente costituiti da:

  • Bicarbonato-acido carbonico.
  • Fosfato monobasici-bibasici.
  • Albumina.
  • Emoglobina.

Seguiti e supportati da:

  • Controllo renale: per l'escrezione dell'acidità fissa (ad esempio i chetoacidi).
  • Controllo polmonare: per l'escrezione dell'acidità volatile (ad esempio l'acido carbonico).

L'unico minerale citato tra i sistemi tampone del sangue è il fosforo che, non a caso, è tra i sali più presenti nell'alimentazione umana.
E' pur vero che il controllo renale coinvolge anche il potassio, il sodio, il calcio ecc; d'altro canto, in base a quando menzionato dalla bibliografia scientifica, l'espulsione significativa di questi elementi ne incrementa di riflesso la capacità di assorbimento a livello intestinale (il meccanismo è molto più complesso di quanto sembri, dato che i sistemi biologici sono finemente coordinati per garantire l'omeostasi grazie a efficenticissimi meccanismi feedback).
Un'eventuale deplezione nell'organismo di minerali può essere causata solo dalla contemporanea presenza di

  • Scarsa assunzione.
  • Patologie endocrine.
  • Eccessiva escrezione (probabilmente anch'essa di natura patologica).

Commento

Tutto ciò spiega perché l'acqua alcalina non possa esercitare alcun effetto rilevante sul pH del sangue; tuttalpiù è in grado di:

  • Esercitare un effetto benefico sulla formazione di certi calcoli renali (ma parallelamente aumenta il rischio per litiasi renale di altro genere).
  • Contribuire all'equilibrio elettrolitico nel lungo termine (è una possibile fonte di potassio, magnesio e calcio).

Sarebbe quindi opportuno concentrarsi maggiormente sulla quantità e sul tipo di minerali che caratterizzano l'acqua alcalina, piuttosto che sul pH finale.
Inoltre non dimentichiamo che alcune patologie renali e l'assunzione di certi farmaci possono indurre facilmente l'accumulo metabolico di minerali e sfociare in
effetti collaterali significativi.