PATOLOGIE E ACQUA IDROGENO ALCALINO

27.12.2019

Patologie e Acqua Idrogeno Alcalina con pH alcalino.

CANCRO - Otto Warburg, biochimico, premio Nobel 1931 (sue ricerche

verificate nel 1950) ha scoperto che se nella chimica "respiratoria" delle

cellule normali l'ossigeno viene sostituito dalla fermentazione degli

zuccheri, si sviluppano facilmente cellule tumorali che funzionano senza

ossigeno, analogamente alle cellule vegetali (per le quali l'ossigeno è un

prodotto di scarto rispetto all'anidride carbonica), e che sono acide.

E' evidente perciò la necessità di alimentazione adeguata ed esercizi

respiratori che contrastino questa tendenza: in particolare si ricorda che il

colon può assorbire il 70% dell'ossigeno somministrato per via gastrica ed

è quindi in pratica come un "terzo polmone".

Nell'acqua alcalina (in seguito ad elettrolisi e ionizzazione) aumenta la

disponibilità di ossigeno (oltre alla forma molecolare O2) sotto forma di

ioni di idrossido (OH-) molto stabili perchè egati con minerali ionizzati

alcalini (a carica +). Altra reazione è che due di questi ioni possono

formare una molecola d'acqua, liberando un atomo di ossigeno.

Si ottengono così due effetti: si neutralizzano i composti acidi e si

ossigenano le cellule, e questo è quantomeno preventivo rispetto alla

formazione di cellule tumorali.

Gli ioni OH- si formano anche naturalmente nel nostro organismo, ma solo

in ambito alcalino (con pH del sangue non inferiore a 7): senza di essi e le

molecole O2 si muore.

Le persone con alto livello di alcalinità sopravvivono più facilmente in

ambienti scarsamente ossigenati.

In caso estremo, se si interrompe la respirazione, si muore in circa 3 minuti

ma chi, come i neonati, ha alto livello di alcalinità, sopravvive anche per

qualche minuto in più.

La formazione di cellule "simil vegetali" che non usano ossigeno,

inizialmente è un modo di far fronte alla carenza di ossigeno per

sopravvivere, finchè non escono dal controllo e proliferano senza limiti.

Pressione alta - Una causa certa è l'acidosi che fa diminuire l'ossigeno nel

sangue, per cui il cuore deve aumentare il ritmo di "pompaggio" (come

durante uno sforzo fisico), mentre i residui acidi incrostanti restringono le

arterie e quindi si ha un effetto di tipo "idraulico": a parità di massa liquida

pompata e di forza di spinta, se diminuisce la sezione dei tubi aumenta la

pressione.

Lo zucchero si combina con l'ossigeno e ne consuma grande quantità

sottraendolo all'organismo.

Le bibite gasate contengono zucchero e biossido di carbonio (acido

carbonico). Ad esempio coca-cola e simili bevande hanno pH acido 2,5

e per neutralizzarlo si dovrebbe diluire un bicchiere di quel liquido in

32 bicchieri di acqua alcalina a pH 10.

Stanno aumentando nei giovani malattie tipiche degli adulti ultra

quarantenni (per esempio diabete, obesità, ecc.) ed è noto l'alto

consumo di quelle bevande da parte loro.

DIABETE - Il pancreas (con le "isole" di Langerhans) produce insulina

per la metabolizzazione degli zuccheri (e quindi anche dei carboidrati che

li generano). La carenza di ioni di calcio squilibra produzione e presenza

di insulina nel sangue, che si acidifica e trattiene scorie che riducono la

funzionalità arteriosa, si depositano sulle cartilagini delle articolazioni e

provocano logoramento, infiammazioni e dolori.

L'acqua alcalina fornisce ioni di calcio che contrastano queste tendenze, e

perciò può prevenire (e modificare in meglio) questi esiti negativi.

Naturalmente, con il suo uso, hanno migliori risultati le terapie specifiche

e si rinforza l'organismo in modo che, in moltissimi casi, avviene una

ripresa del sistema immunitario che favorisce l'auto-guarigione.

ARTRITE, GOTTA - Relativamente ai dolori alle articolazioni, le cause

sono le stesse del diabete (in particolare, nella gotta, si deposita acido

urico, prevalentemente generato dal consumo di carne).

Anche in questi casi, assieme ad una alimentazione adeguata, l'acqua

alcalina ha un ruolo nel rimuovere le scorie acide e, riequilibrando

l'organismo, nel migliorare la funzionalità del sistema linfatico che porta,

tra l'altro, allo smaltimento della ritenzione idrica eccessiva nei tessuti del

corpo, tipica della gotta.

Non va dimenticato che molti medicinali usati nelle terapie specifiche

hanno effetti collaterali acidificanti, da neutralizzare.

Malattie DEGENERATIVE da invecchiamento - Anche queste sono

legate all'accumulo di rifiuti acidi e all'azione dei radicali liberi.

E' certo che, anche in casi di tendenze dovute a fattori genetici ereditari, se

si utilizza acqua alcalina fin dall'infanzia si ottiene un effetto preventivo.

Malattie RENALI - I reni sono filtri che eliminano i residui acidi, ma se

viene superata la quantità che possono gestire possono cadere in patologie

(nefrite, avvelenamento uremico, disturbi della vescica, ecc.). 2

I calcoli renali sono formati da sali acidi (urico e/o fosforico, combinati

con calcio e/o magnesio che in parte riducono l'acidità). Aggiungere ioni

di calcio e quindi alzare il pH verso l'alcalino aiuta a sciogliere i calcoli e a

prevenire la loro formazione.

L'acqua alcalina quindi può ottenere questi effetti e anche regolare la

pressione osmotica e la funzionalità dei reni.

ASMA, FEBBRE DA FIENO, ALLERGIE - Sembra che anche questi

disturbi siano riconducibili ad un eccesso di acidità interna che indebolisce

il sistema immunitario e ne altera le funzioni, inducendolo a riconoscere

come aggressioni pericolose gli incontri con sostanze che, per la maggior

parte delle persone, non sono nocive, e scatenando reazioni di rigetto di

vario tipo. Tali reazioni hanno aspetti anche auto-distruttivi

dell'organismo se questo non riesce a superare l'emergenza ed entra in

stato di disturbo cronico (si assommano anche effetti psicosomatici).

IPERACIDITA' (a livello sensibile) - Bruciori di stomaco, indigestione,

gonfiori di stomaco e intestino (gas da fermentazione), nausea, ecc.

Sono riconducibili all'effetto dell'eccessiva presenza di scorie acide e

anche in questi casi è di grande aiuto l'acqua alcalina.

OSTEOPOROSI - Le ossa contengono principalmente calcio e fosforo.

Il calcio dà resistenza alle strutture. Quando l'organismo è in acidosi forte

e protratta nel tempo, per fornire un "tampone" anti-acido preleva calcio (e

altri minerali alcalini) dalle riserve interne e quindi anche dalle ossa, che si

indeboliscono fino all'osteoporosi.

Negli anziani, questo può portare a cambi di postura, a incurvature

("ripiegamenti su sé stessi" con apparente diminuzione di statura), forse

per un reazione inconscia di difesa contro la possibilità di fratture nelle

ossa indebolite.

NAUSEE AL RISVEGLIO di donne in gravidanza - Nella fase fetale

gli organismi dei bambini assorbono grandi quantità di minerali alcalini di

cui hanno bisogno per svilupparsi, sottraendoli all'organismo materno.

Questo avviene anche durante il sonno e quindi, perdendo fonti di

alcalinità, il sangue della madre diventa più acido e crea uno squilibrio che

porta al senso di nausea (come nei "capogiri" e simili fenomeni di perdita

di equilibrio), finchè si provvede con l'alimentazione al riequilibrio.

L'uso costante e abbondante di acqua alcalina è di grande aiuto.

DIFETTI della VISTA - La causa primaria è la perdita di elasticità del

cristallino e dei muscoli del globo oculare. 3 >>>

Anche in questo caso i residui acidi incrostanti hanno un ruolo nel

compromettere la funzionalità dei tessuti corporei (assieme ad

alimentazione e "stile di vita").

Una interessante casistica porta a far ritenere che l'abbattimento della

acidosi con l'acqua alcalina consenta recuperi, anche consistenti (si nota

molto spesso una sinergia con l'uso di occhiali a fori stenopeici).

MALATTIE INFETTIVE - Quando si è aggrediti da batteri e virus, i

linfociti (componenti dei "globuli bianchi" o leucociti del sangue) si

scontrano con essi distruggendoli ed essendo in parte distrutti con il

conseguente accumulo di cellule morte, che sono acide.

Se l'indice di alcalinità del sangue è elevato e vengono perciò rimossi i

residui acidi, la capacità di resistenza e ripresa dell'organismo aumenta.

Non a caso, dopo, per esempio, un attacco di influenza, è buona cosa

consumare cibi alcalini (come le banane, che contengono potassio) per

reintegrare le scorte ed eliminare le scorie.

E' evidente quindi il ruolo che può avere l'acqua a pH alcalino.

DIARREA CRONICA e STITICHEZZA - Sono prodotte entrambe

dall'eccesso di acidità che riduce l'alcalinità del succo pancreatico, il quale

non riesce a neutralizzare l'acidità degli alimenti che, arrivando negli

intestini con troppa acidità provocano la diarrea (una espulsione anomala

che il corpo attiva per liberarsi da materiale nocivo, così come avviene con

il vomito). Se il disequilibrio non viene rimosso, la diarrea diviene cronica.

Sembra che la stitichezza sia indotta da un accumulo di scorie acide sulla

membrana mucosa del colon: l'acqua alcalina sembra favorire la

secrezione di fluidi alcalini dal colon, che eliminano gli accumuli acidi, in

conseguenza anche della ripresa di alcalinità del succo pancreatico.

Test fatti su decine di probandi stitici (età compresa fra 39 e 62 anni), con

il consumo di 1,5 litri di acqua alcalina al dì, a testa, per 7 giorni, hanno

mostrato una riduzione del tempo medio di passaggio alle feci da 74 ore a

40, pari a una media dei tempi di riduzione del 51%.

Tutti i probandi, continuando il trattamento in un periodo da una a due

settimane, riuscirono a defecare una volta al giorno.

N.B.

Metabolizzazione dei nutrienti: dopo esser stati disgregati dai succhi

gastrici (acidi), gli alimenti hanno bisogno di ambiente alcalino per il loro

perfetto assorbimento (cioè, come si dice, per "bruciare" completamente)

se no i residui non bruciati si trasformano in grasso, e questo può avvenire

anche in chi non mangia molto.